FORAGGI
“La nostra qualità, la tua eccellenza”
I foraggi sono alimenti semplici, costituiti cioè da una sola materia prima, a seconda della quantità di acqua che contengono vengono distinti in foraggi verdi, caratterizzati da una percentuale di acqua (umidità) dal 70 al 90%, insilati con un’umidità dal 60 all’85%, foraggi secchi come fieni e foraggi disidratati, che contengono dal 5 al 15% di umidità e infine radici e tuberi. I foraggi vengono principalmente impiegati per la nutrizione dei ruminanti come bovini da carne, vacche da latte, ovini e caprini, degli equini come i cavalli e gli asini, dei conigli e dei polli, ma anche, nel caso delle polpe di barbabietola, per l’alimentazione dei suini.
Foraggi
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FORAGGI ESSICCATI
I foraggi verdi vengono consumati principalmente dagli allevamenti che si trovano in particolari zone del territorio, come le malghe, e che sono basati sul pascolo libero degli animali, dove quindi il foraggio viene consumato “sul posto” dall’animale. Il foraggio verde, connotato da un’elevata umidità, è scarsamente nutritivo e necessita quindi di integrazioni con appositi mangimi.
Meno laborioso e più nutritivo risulta invece l’utilizzo di foraggi essiccati, prodotti dallo sfalcio dell’erba in primavera ed estate, che poi vengono disseccati e conservati per tutto l’anno (c.d. fienagione).
I foraggi essiccati sono la fonte nutritiva primaria di animali allevati per la produzione alimentare, per questo l’attenzione alla qualità del foraggio è fondamentale ed Ecopoolservice sceglie solo foraggi essiccati coltivati senza l’impiego di pesticidi o concimazioni chimiche.
Ecopoolservice ricerca e seleziona foraggi essiccati per l’alimentazione di bovini, suini, cavalli, conigli, polli, nello specifico erba medica disidratata, paglia e fieno.
FORAGGI DISIDRATATI
Un procedimento alternativo alla fienagione è la disidratazione dei foraggi, applicata di solito ai foraggi con eccellenti qualità nutritive, come nel caso dell’erba medica per preservarne la componente proteica, o a prodotti particolarmente acquosi come le polpe di barbabietola.
La disidratazione viene seguita dalla pellettatura del foraggio che comprimendolo ne ottimizza la successiva fase logistica di trasporto al cliente, consentendo di consegnare maggiori quantitativi, e agevola la somministrazione agli animali da parte dell’allevatore.
Il foraggio pellettato conserva maggiori principi nutrizionali come le proteine, maggiore quota di proteina by pass, elementi extra-nutrizionali come acidi organici e vitamine e un maggiore apporto di fibra nobile nell’alimentazione quotidiana, ideale per tutti gli animali in lattazione e non solo.
Ecopoolservice, ricerca e seleziona, per conto dei propri clienti, foraggi disidratati di alta qualità.
TRINCIATI
La trinciatura è l’operazione di taglio uniforme operata sui foraggi, in particolare sulla paglia.
La paglia può essere trinciata a varie lunghezze (c.d. paglia a fibra corta o lunga), la paglia a fibra corta, con una pezzatura quindi dai 3 ai 5 cm, riduce la possibilità di selezione da parte dell’animale e aumenta la quantità di foraggio ingerito, il minor ingombro ruminale infatti, aumenta la velocità di transito del foraggio attraverso il canale digerente con il risultato complessivo che l’animale ricava più energia in quanto ingerisce più sostanza secca.
Ecopoolservice è specializzata nella ricerca e selezione di foraggi e mangimi per la zootecnia e fornisce ai propri clienti paglia trinciata depolverizzata di prima scelta in pellet, balle, ballette e balloni che, grazie alla costanza qualitativa, consente l’utilizzo in tutte le stagioni per l’alimentazione dei bovini e dei vitelli a carne bianca.
INSILATI
L’insilamento è un metodo di conservazione che sfrutta la fermentazione operata da batteri anerobi, in particolare quelli lattici, sugli zuccheri solubili; l’acido lattico prodotto dai batteri infatti, fa abbassare il pH del foraggio, lo acidifica impedendo lo sviluppo di altri batteri, proteggendone così la stabilità.
Una buona conservazione è assicurata quando il pH assume un valore inferiore o uguale a 4, il corretto insilamento dei foraggi è fondamentale per preservarne i nutrienti ma soprattutto per evitare rischi per la salute degli animali.
Tra gli insilati, l’insilato di mais o silomais (ceroso o pastone), l’insilato di frumento e quello di erba medica sono importanti fonti di amido e fibra per l’alimentazione dei bovini e dei suini.
Il fieno insilato invece è particolarmente adatto all’alimentazione dei cavalli in quanto privo di polvere, altamente digeribile e nutritivo.
Scopri la nostra gamma di insilati per bovini, insilati per suini e fieno insilato per cavalli.
INOCULI PER INSILATI
Per conservare negli insilati la maggior parte dei nutrienti originari del foraggio fresco, occorre utilizzare additivi specifici come gli inoculi.
Gli inoculi sono preparazioni liquide o in polvere che contengono batteri selezionati di diverse specie di lattobacilli per controllare la fermentazione dei foraggi posti in trincea o in silo verticali e si distinguono in omo ed eterofermentanti a seconda della loro capacità di fermentare il glucosio contenuto nei vegetali.
Gli inoculi a base di batteri lattici omofermentanti producono solo acido lattico, mentre quelli a base di batteri lattici eterofermentanti producono acido lattico, acido acetico o etanolo e anidride carbonica.
L’utilizzo degli omofermentanti è generalmente preferibile, soprattutto negli insilati di leguminose (medica), gli eterofermentanti invece sono consigliabili se in precedenza si sono avuti fenomeni di ridotta stabilità aerobica, una loro particolarità infatti è quella di rallentare la crescita di lieviti e muffe che causano il deterioramento e il riscaldamento degli insilati.
Ecopoolservice aiuta i propri clienti nella gestione della fase di conservazione e stoccaggio degli insilati, con inoculi per insilati altamente efficaci.
ACIDIFICANTI PER INSILATI
L’insilamento si svolge in 4 fasi: nella prima, denominata fase aerobica, l’ossigeno residuo viene consumato e, in caso il silo non sia stato ben compattato o sigillato, possono svilupparsi clostridi, favoriti dalla lenta acidificazione della massa; nella successiva fase fermentativa anaerobica i batteri lattici fermentano i carboidrati acidificando rapidamente l’insilato.
La terza fase di insilamento, la fase di stabilizzazione anaerobica, si ha quando l’elevata acidità raggiunta determina la fine della fermentazione; l’ultima fase, cosiddetta di consumo, invece si ha all’apertura del silo quando il contatto con l’ossigeno determina la ripresa della fermentazione, in questa fase la stabilità dell’insilato può variare in poche ore generando perdite di sostanza secca e nutrienti.
Nonostante le precauzioni prese nel corso delle diverse operazioni, si hanno sempre delle perdite, per ridurle al minimo e favorire una rapida acidificazione della massa insilata, è determinante l’utilizzo di acidificanti per insilato.
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